Principi dell'Osteopatia

“I concetti non curano le persone, ma una tecnica priva di concetti non può assurgere al ruolo di terapia” A. Bernard – primo a portare in Italia l’osteopatia.

Life is motion: secondo questa disciplina, il movimento è vitale, tutto deve muoversi. L’osteopatia basa la sua diagnosi sulla ricerca di disfunzioni osteopatiche, ovvero una perdita di mobilità totale o parziale.

Il corpo come un’unità: “niente si muove, niente si tende, che non agisca sul tutto”.  L‘osteopatia considera il corpo umano come un’unità, dove tutto ciò che si muove o si tende ha un impatto sull’intero organismo. La fascia, un tessuto connettivo che riveste i muscoli, le ossa, i vasi, i nervi e gli organi, gioca un ruolo importante in questa connessione, permettendo alle strutture di scivolare le une sulle altre. “Lì dove si manifesta il sintomo non vi è la causa” Françoise Mézières.

La capacità di autoguarigione: un altro principio fondamentale dell’osteopatia è la ricerca di guarigione intrinseca del nostro organismo. La patologia può compromettere questa funzione e il compito dell’osteopatia è cercare di ripristinare questa nostra capacità.

Funzione e struttura: la struttura è il sistema muscolo-fascio-scheletrico, la sua funzione è il movimento. Funzione e struttura vivono in continua relazione, la struttura si plasma per garantire una corretta funzione. 

La legge dell’arteria è suprema: tutto il nostro corpo viene irrorato dalla circolazione sanguigna, una sua riduzione può causare una patologia. 
Una disfunzione somatica, ovvero una perdita di mobilità può rallentare i fluidi corporei, causando stasi o problemi di drenaggio.
“il dolore è il grido di un nervo privato del suo apporto sanguigno” Henry Head – neurofisiologo inglese