Dolore alla spalla nello sportivo

Intervento osteopatico

La forma si adatta alla funzione: nel tempo, le disfunzioni biomeccaniche e neuromuscolari possono produrre cambiamenti del tessuto osseo e dei tessuti molli, che danno luogo a una sindrome della spalla dolorosa.

 In qualsiasi paziente con disfunzione somatica, la chiave del trattamento è ripristinare il normale allineamento strutturale per consentire alla catena cinetica di funzionare correttamente (la forma si adatta alla funzione).

 L’intervento può ricadere su un approccio alla regione lombare e la tensione dello psoas, ristabilendo un normale movimento sacrale, permettendo alla forza reattiva al terreno di risalire la catena cinetica in modo efficiente. Un approccio alla cerniera toracolombare, migliorando il movimento del diaframma e riducendo la tensione del gran dorsale. Un approccio alla regione toracica superiore, correggendo l’alterata mobilità della scapola.

 Il risultato sarà il ripristino del normale allineamento posturale e della funzione della catena cinetica.

Sindrome da conflitto nello sportivo

Gli sport che comportano movimenti ripetuti dell’arto superiore al di sopra della testa (detti sport overhead) sottopongono la colonna e il complesso articolare della spalla a enormi sollecitazioni.

 Benché il dolore possa insorgere dopo un evento traumatico, la maggior parte dei problemi della spalla deriva da un uso eccessivo e ripetuto dell’articolazione, nonché degli elementi nervosi e muscolari e dei tessuti molli a esso associati. Questo vale specialmente per gli atleti che praticano sport overhead, i quali cercano di trasmettere la forza reattiva del terreno, attraverso il bacino e il tronco, alle estremità superiori. La debolezza dei muscoli addominali, dei glutei e dei muscoli stabilizzatori della scapola, con conseguente tensione di alcune zone muscolari come i muscoli psoas (collegano la colonna agli arti inferiori), i muscoli ischiocrurali (muscoli posteriori della coscia), il grande dorsale e il muscolo trapezio, produce schemi di compenso che possono determinare un’ostruzione dell’arco coracoacromiale, una regione fondamentale del nostro stretto toracio: questa situazione è detta “conflitto”.

 Se non trattato, causa un carico anomalo sugli stabilizzatori dinamici della spalla (cuffia dei rotatori) che può infine manifestarsi come una patologia conclamata della cuffia dei rotatori.

Capirne la causa per arrivare alla soluzione, approfondimento anatomico

Il conflitto è causato dalla riduzione dello spazio sottoacromiale e dalla compressione dei tendini della cuffia dei rotatori sotto questo arco. La tensione del gran dorsale causa rotazione interna e adduzione dell’omero facendo battere la grande tuberosità dell’omero sull’acromion. La debolezza degli addominali accentua la lordosi lombare e la cifosi toracica, e determina una postura curva e una posizione avanzata della testa. Quest’ultima determina l’eccessiva tensione dei muscoli scaleni e lo stiramento dei tessuti miofasciali dell’ingresso toracico, delle clavicole e delle spalle. Clinicamente, il risultato biomeccanico determina una “cifosi funzionale toracica” caratterizzata da conflitto della cuffia dei rotatori da alterata mobilità della scapola e può portare al cedimento dei muscoli della cuffia.

Anatomia funzionale della spalla

Il complesso della spalla è un insieme di ossa, muscoli e legamenti. La sua articolazione consente una considerevole mobilità, con una stabilità sufficiente solo a supportare adeguatamente la funzione muscolare essenziale per lo svolgimento delle attività della vita quotidiana e per le attività sportive.

 L’articolazione della spalla detta gleno-omerale è racchiusa da una forte capsula legamentosa; è dotata di un’estrema mobilità a discapito della sua stabilità. Poiché la capsula è debole anteriormente e inferiormente, l’instabilità in quelle direzioni sono comuni. Di solito la capsula posteriormente aderisce strettamente all’articolazione, determinando la traslazione anteriore e l’elevazione della testa omerale. Questa situazione può causare un conflitto secondario della cuffia dei rotatori.

 La cuffia dei rotatori ha un ruolo fondamentale per la stabilità dinamica dell’articolazione gleno-omerale. È formata dalla confluenza dei tendini sovraspinato, sottospinato, sottoscapolare e piccolo rotondo. Se il sovraspinato non funziona correttamente si crea un conflitto della cuffia tra testa omerale e superficie inferiore dell’acromion. Nel tempo, questo fa si che la testa omerale scivoli anteriormente nella glena, esercitando uno stiramento sulla capsula anteriore e sulle strutture legamentose.

 Gran parte dell’apporto sanguigno alla spalla proviene all’arteria ascellare, la quale passa posteriormente al muscolo piccolo pettorale e diventa arteria brachiale. Le sue ramificazioni irrorano la spalla, il braccio, l’avanbraccio e la mano. Alcuni sperimentatori ritengono che nei muscoli della cuffia dei rotatori vi sia una “zona critica” di irrorazione potenzialmente carente. Proprio per questa poca vascolarità, in questa regione possono originare le lacerazioni della cuffia dei rotatori. Un esempio riguarda la lacerazione del tendine sovraspinato appena prima della sua inserzione sull’omero.

Fisiopatologia

Una lesione a carico di una grande articolazione come la spalla, innesca una cascata infiammatoria nelle strutture interessate. Nella spalla, il problema è spesso dovuto a un uso eccessivo e ripetuto. Poiché la maggior parte dei problemi della spalla riguarda i tessuti molli, le conseguenze sono dolore, tensione e rigidità, con compromissione della mobilità. Il dolore di solito è dovuto al conflitto delle strutture dei tessuti molli con l’arco coracoacromiale. Rigidità e ridotta ampiezza di movimento sono multifattoriali: possono avere cause anatomiche, biomeccaniche e/o neurologiche. 

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